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lunedì 31 gennaio 2011

INTERVISTA AL DANDI

MASSIMILIANO MOSSERI. "Dandi" nella commedia "LA BANDA DELLA MAGLIANA...dalla A alla S". Subito una domanda a bruciapelo...Attori si nasce o si diventa?
Credo che sia un cocktail di entrambe le cose. Si può nascere con il desiderio di salire su un palco e vestire le storie di qualsiasi personaggio, per esprimere attraverso la fantasia tutto quel mondo che ognuno di noi porta dentro, per far ridere o emozionare chi sta seduto dall'altra parte del palco. Poi, però, è la determinazione che ti porta a scegliere nuovamente, di volta in volta, a muovere quei passi sulla scena e a decidere di crescere grazie ad ogni nuovo spettacolo.





Quali sono state le esperienze lavorative che ti hanno segnato di più?

Ho iniziato a lavorare con Luca Giacomozzi, autore e regista dello spettacolo "LA BANDA DELLA MAGLIANA...dalla A alla S", nel 2003, quando ancora frequentavo la scuola di teatro. Immediatamente ho sentito come quella prima esperienza stesse dando una nuova forma ed un nuovo senso al mio stare in scena. Lavorando insieme, in questi anni, abbiamo sperimentato vari generi, dalla commedia, alla farsa, sfiorando anche il teatro di ricerca, sempre con suoi testi inediti, ed è stato un percorso del quale mi ritengo fortunato. Altri due progetti sono stati molto significativi, entrambi riguardanti Pasolini. Grazie ad uno di questi testii ho potuto lavorare per quasi un anno  approfondendo lo studio grazie a un training ispirato al lavoro di Grotowski.



Che tipo di spettacoli ti piace interpretarei?

Se mi avessero fatto questa domanda anni fa avrei risposti senza esitazione: il teatro drammatico e il teatro di ricerca!
Confesso che sono ancora generi ai quali sono particolarmente affezionato, emozionanti tanto per chi li vive che per li guarda vivere...però in questi ultimi due anni mi sono lasciato rapire e appassionare dalla commedia, e dalla sensazione di leggerezza che riporti a casa dopo aver sentito ridere le persone in platea!



"LA BANDA DELLA MAGLIANA....dalla A alla S", che tipo di spettacolo è ?

E' uno spettacolo che non si può raccontare, si deve vedere!
Sembra un bieco tentativo di promozione, ma è la pura e semplice verità, perchè in realtà non lo si può ricondurre unicamente a un solo genere teatrale perchè riesce ad attraversare la comicità e il dramma senza lasciarsi imprigionare in un'unica strada.



Quali sono i punti di contatto, e quali le differenze, tra questo spettacolo e la serie tv "Romanzo criminale"?

I punti di contatto sono l'ambientazione, l'atmosfera e i personaggi...per quanto riguarda le differenze...bhè quelle ve le lascio scoprire!



In questo commedia interpreti il ruolo del "Dandi". In che modo ti sei preparato per affrontare il questo personaggio?

E mica ve posso svelà così i segreti der Dandi...vabbè va, ma nun ve c'abituate!
Per affrontare il personaggio ho fortunatamente molto materiale a disposizione, infatti ho riletto il romanzo di De Cataldo, da dove poi sono nati tanto il film quanto la serie tv, ho letto altri libri sulla banda della magliana, e ho fatto e continuo a fare varie ricerche su internet. L'obiettivo principale è cercare di dar vita a un "Dandi" che non ricordi quello di Santamaria o Roja, entrambi bravissimi attori, ma che possa avere una sua unicità, e questo sarà possibile soprattutto grazie al lavoro che faremo in questi mesi insieme alla "banda".



Sappiamo che per promuovere questo spettacolo avete girato dei video che verranno presto pubblicati su questo sito. Raccontaci com'è andata?

Considerando che abbiamo girato in esterna con vestiti primaverili i primi di Gennaio e siamo ancora vivi per raccontarlo direi bene!
Abbiamo avuto modo di conoscerci, di iniziare a prendere confidenza con i personaggi e ci siamo divertiti lavorando, si può desiderare qualcosa di diverso?!



Tre parole per convincere i lettori del blog a venire al Teatro Anfitrione a vedere "La banda della magliana...dalla A alla S".

Ve conviene venì....

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